Dante Ricci

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Dante Ricci (Serra San Quirico 1879 - Roma 1957) è stato un pittore del XIX secolo. Iniziò gli studi artistici nel Collegio di Rieti sotto la guida di Colarieti-Tosti e Antonio Calcagnadoro trasferendosi poi a Roma all' Accademia di Belle Arti dove fu allievo di Filippo Prosperi e Dario Querci. Insoddisfatto dell'insegnamento troppo accademico interruppe gli studi e, incoraggiato da Onorato Carlandi, di cui subì il fascino e l'influenza, cominciò a studiare dal vero e, pur non essendo romano de Roma, fu sedotto dal suo amore latente per la Campagna romana, che divenne il campo prediletto delle sue escursioni pittoriche. Fece parte del gruppo dei XXV con il soprannome di «furetto»; fu membro degli Acquarellisti romani e venne prescelto come insegnante di disegno e di pittura dei principi reali Umberto, Jolanda, Mafalda e Giovanni di Savoia, incarico che ricoprì per oltre vent'anni. Nel 1931 presiedette il concorso che la regina aveva indetto sul tema della guerra e, per l'eccellente lavoro eseguito, ottenne come riconoscimento una medaglia d'oro. Come pittore si è interessato quasi esclusivamente ai paesaggi di Roma, della Campagna, delle Paludi pontine fino a Terracina, ritraendo, colorista vivace e piacevolmente decorativo, i caratteristici carretti da vino, gli animali dell' Agro, i fiori, vasi panciutie cocci rustici, le marine, gli interni e figure. Per la Federazione degli Agricoltori realizzò alcuni pannelli rappresentandovi Terracina e le Paludi pontine, temi a lui particolarmente cari. Ha dipinto ad olio, pastello e tempera ma è riuscito particolarmente felice nell'acquarello per la grande abilità tecnica ed il senso istintivo del taglio del quadro. Fu anche acquafortista ed amando, più del disegno lineare, il chiaroscuro, che meglio rendeva l'effetto della luce e delle ombre nella plasticità della visione pittorica, incise delle acquetinte particolarmente efficaci che esaltavano la profondità della immagine, aiutato nella esecuzione di tale tecnica dall'intelligente e sensibile moglie Lina.

FONTE: La Campagna Romana nell'arte dei XXV

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